Campagna culturale 2014 – 1

Affrontiamo le prossime elezioni regionali dicendo ancora queste tre parole:

Il pane: osservando con lo sguardo limitato del nostro locale benessere, ci pare di andare verso uno sviluppo tecnico senza sosta; ma, alzando lo sguardo e allargando l’orizzonte, non possiamo non renderci conto del fatto che, per essere tale, questo nostro sviluppo deve produrre, altrove, distruzione sia naturale che umana.

La pace: le guerre di oggi hanno cause di “pane”, cause eco-economiche. Le guerre di cui il mondo è pieno sono solitamente precedute da embarghi violentissimi: gli eccidi africani, la spartizione coloniale della zona del Golfo, i massacri in Cecenia e i “golpe” latinoamericani. Allora, in nome di questo “ordine” mondiale, si interviene, contraddittoriamente, con le armi per portare la pace. La pace come sistema implica invece un distacco dalle armi.

Il lavoro: l’uomo lavora per produrre ciò che serve a lui e agli altri uomini, lavora per il bisogno intrinseco che ha di esprimersi in ogni azione con energia finalizzata, lavora per aiutare chi è più povero. Nella società attuale, se si vuole che l’uomo sempre più si realizzi, devono essere valorizzati e aumentati continuamente la responsabilità e l’impegno nel lavoro d’invenzione, soprattutto per le giovani generazioni, cioè in un lavoro che corrisponda alla scoperta dei veri bisogni e susciti lo sviluppo dei bisogni umani dell’umanità, con attenzione d’amore a tutto.

Il PPL vuole proporre un’esperienza e un giudizio più veri, un’amicizia più autentica, in cui la servizievolità sia un modo concreto di partecipare all’umanità concreta di ognuno. Lo esprimiamo attraverso una compagnia fra persone appassionate del destino, operante nella società per uno scopo di condivisione  del bisogno che c’è in ogni uomo, pronta all’ascolto e al servizio di ogni espressione di autenticità umana.

Le elezioni, così come tanti altri appuntamenti sociali, sono per noi un momento per dire che c’è un soggetto che, nella storia e in ogni luogo, è capace di questa profonda condivisione e costantemente al servizio di ogni espressione di autentica domanda e in costante lotta con il potere che tutto vuole omologare a sé e alla propria pretesa egemone.

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