GIÙ LA MASCHERA!

Il virus del potere

Pane Pace lavoro torna in piazza dopo un mese dal voto in Emilia Romagna per ribadire che la politica è al servizio dell’uomo, del popolo, al servizio delle sue espressioni e necessità. Siamo un popolo in lotta per una nuova società non per occupare posti a destra o a sinistra; vogliamo andare in profondità, senza lasciare nulla alla superficie, sentendosi insieme e protesi verso gli altri così da cambiare le opere del potere.

Il 26 gennaio abbiamo fermato le destre, abbiamo fermato la bestia, ma ora? Chi ha vinto, sia egli il Presidente o un Consigliere, non deve cadere nell’errore di credere di aver vinto da solo. Chi ha vinto, ha vinto grazie a una comunità, grazie a un popolo che desidera partecipare attivamente alla “cosa” pubblica e alla politica; una politica che vada verso il pluralismo, il multiculturalismo, la giustizia e una pace veramente umana.

Chiediamo ai nuovi eletti un impegno politico vissuto come costruzione e difesa di realtà comunitarie, sociali, culturali e umane, non come interesse individuale e del proprio clan, cullati dalla dolce inerzia del benessere personale.

Rifiutiamo questo “virus del potere” che oggi ci vorrebbe dominare, questo virus che vuole impedire il dialogo dignitoso e paritario tra le culture, che intende bloccare l’incontro tra le persone. Questo delirio di onnipotenza, sbandierato proprio in questi giorni dai sovranisti, ci porta ad ammazzarci tra fratelli e miete più vittime di qualunque malattia.

Per questo Pane Pace Lavoro non smetterà mai la propria opera di costruzione di una società basata sulla giustizia e sulla libertà.

Da parte nostra noi continueremo ad essere quel pungolo che richiami costantemente ad ogni politico il proprio compito, perché la sua opera rispecchi la coscienza che in una società giusta nessuno è solo e nessuno è il solo.

Pane Pace Lavoro, 22 febbraio 2020