Campagna Culturale 2014 – 2

Ma perché continuare a occuparsi di politica? Perché continuare ad esporsi dopo i vari Mussolini, Stalin, Hitler, Berlusconi, Renzi? Perché continuare a voler operare dopo le guerre mondiali, dopo la sempre crescente fame nel mondo, dopo l’ingiustizia che sempre sembra trionfare? Perché intestardirsi dopo i suicidi personali e collettivi, l’evasione suicida delle droghe, le violenze più ingiustificate che suscitano altre violenze e vendette, certe gravi depravazioni della genetica umana che portano l’autodistruzione dell’umanità, la criminalità e la barbarie programmate negli olocausti tra razze, i finanzieri di ogni tipo in cui l’umanità ricerca il proprio suicidio, i terrorismi disperati che ripetono il non senso ultimo dei regimi che vogliono combattere e tutte le testate nucleari e le armi di ogni tipo puntate e pronte su tutta la superfice della nostra terra e nei cieli?

Perché per noi la politica deve esser strumento per dare all’uomo una via realistica che lo accompagni nella sua storia. La politica ha per noi questa responsabilità sociale immensa. Per questo ci occupiamo di politica. La politica deve essere socialità, deve ricordare all’uomo che non è solo. Con questa iniziativa chiamata Pane Pace Lavoro vogliamo quindi ricordare che la responsabilità politica è innanzitutto servizio umile al popolo, contro ogni potere che pretenda di definire i bisogni delle persone per poterle meglio controllare e guidare.

Non vogliamo disertare da questa responsabilità. Soprattutto il PPL vuole, dunque, ricordare agli uomini l’essere parte di un popolo, di essere insieme, non perché l’unione faccia la forza, ma perché l’idolatria dello stato, dell’uomo forte al potere, sia vinta, sia scardinata nella sua stessa ideologia. La politica per noi è  ricordarsi il bisogno di rapporti, di amicizia, di un altro che mi accompagni e di essere io per l’altro fonte di unità. Poiché missione fondamentale della politica è rispondere ai bisogni fondamentali che ogni uomo sulla faccia della terra, per sua natura, possiede.

Fare politica per noi si traduce in manifestazioni, marce, banchetti, volantini di giudizio comune, opere, ritrovarsi, candidarsi e lottare per chiedere una preferenza per una persona, proporre a tutte le persone questo modo di vivere non da animali che si confessano sui social network e delegano la loro identità a un leader carismatico,  ma da uomini e donne desiderosi di edificare un luogo di pluralismo, pace, solidarietà e attenzione al mondo intero.

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