I quesiti referendari ai quali dovranno rispondere i cittadini sono:
Quesito 1 – Modalità di affidamento e gestione dei servizi pubblici di rilevanza economica. Abrogazione.
Quesito 2 – Determinazione della tariffa del servizio idrico integrato in base all’adeguata remunerazione del capitale investito. Abrogazione parziale di norma.
Quesito 3 – Nuove centrali per la produzione di energia nucleare. Abrogazione parziale di norme.
Quesito 4 – Abrogazione di norme della legge 7 aprile 2010, n. 51, in materia di legittimo impedimento del Presidente del Consiglio dei Ministri e dei Ministri a comparire in udienza penale, quale risultante a seguito della sentenza n. 23 del 2011 della Corte Costituzionale.
Il referendum è abrogativo, pertanto l’elettore se contrario all’attuale ordinamento deve apporre un segno sul SI; se favorevole deve apporre un segno sul NO.
Se vince il sì, le norme sono modificate; e vince il no, resta in vigore la legge attuale.
Per essere valido, ciascun referendum deve raggiungere il quorum: devono cioè recarsi a votare il 50% più uno degli elettori che hanno diritto al voto. Se il quorum non viene raggiunto resta in vigore la legge attuale, qualunque sia il risultato del referendum.
Voto in Italia:
L’elettore deve recarsi al seggio indicato sulla scheda elettorale, munito di quest’ultima e di un documento di identità valido (chi avesse smarrito uno dei due documenti può richiedere un duplicato al proprio Comune). Dopo essersi registrato presso il seggio, all’elettore vengono consegnate le schede per il voto, questi, recandosi in cabina, deve esprimere la propria preferenza ed uscire dalla cabina avendo già ripiegato le schede.
I seggi saranno aperti dalle 8 alle 22 di domenica e dalle 7 alle 15 di lunedì, le operazioni di scrutinio inizieranno immediatamente dopo la chiusura dei seggi.
Voto all’estero, per cittadini italiani iscritti all’AIRE
I cittadini italiani all’estero, che hanno preso la residenza permanentemente in uno Stato diverso da quello italiano ed iscritti nella circoscrizione elettorale all’estero, possono esprimere il loro voto per corrispondenza. Gli iscritti riceveranno a casa, dall’Ambasciata d’Italia, un plico contenente un foglio informativo che spiega come votare, le quattro schede per votare e una busta bianca.
L’elettore che entro il 29 maggio non avesse ancora ricevuto il pacchetto elettorale dovrà contattare l’Ambasciata d’Italia per verificare la propria posizione elettorale ed eventualmente richiedere un duplicato.
L’elettore, dopo aver espresso sulle schede il proprio voto, utilizzando la busta affrancata e seguendo attentamente le istruzioni contenute nel foglio esplicativo, dovrà inviare per posta o consegnare direttamente presso l’Ambasciata le schede elettorali votate. In ogni caso le schede dovranno giungere all’Ambasciata non oltre le ore 16.00 del 9 giugno 2011.
Il Ministero degli esteri ha attivato una mailbox per eventuali quesiti: referendum2011@esteri.it