Pane Pace Lavoro comunica la propria adesione allo sciopero generale indetto da CGIL, CISL e UIL per chiedere la modifica della Legge di Stabilità, invitando i propri associati e sostenitori a partecipare alle manifestazioni cittadine e regionali organizzate in quest’occasione. Pane Pace Lavoro scende in piazza ancora una volta per denunciare la sostanziale inconsistenza di questa legge e per riaffermare che è necessario un vero e proprio cambio di prospettiva per uscire dalla crisi.
I politici sono chiamati oggi, sempre con maggiore urgenza, a ribaltare il sistema finanziario fino ad ora colpevolmente lasciato in mano ai mercati, per reindirizzarlo a favore dei cittadini; per fare questo non è possibile mettere toppe a destra e a sinistra, ma occorre ripensare il sistema partendo innanzi tutto da una seria politica sul lavoro che veda i lavoratori non come strumento per il profitto degli azionisti, ma come destinatari dell’azione dello Stato.
Un governo non può agire avendo come obiettivo il bene dei potenti, ma deve attuare tutto in funzione della difesa di tutti i suoi cittadini partendo proprio dai più deboli, dai poveri, dagli oppressi, dalle vittime e da tutti quelli che non hanno una voce forte in parlamento e nei mercati, ma che costituiscono, oggi, la parte principale del paese.
Per questo ci sentiamo anche in dovere di affermare nuovamente la nostra preoccupazione per il disegno di legge costituzionale approvato dal Senato il 23 ottobre scorso che scardina l’art. 138 della Costituzione. Ancora una volta i “nostri” politici ci dimostrano la volontà di delegittimare il potere del popolo, escludendo il Referendum popolare e trasferendo tutti i poteri al Parlamento, che l’attuale legge elettorale ha reso assolutamente non rappresentativo, calpestando così la Costituzione. Ribadiamo quindi che i limiti imposti ai politici dalla Costituzione sono un diritto ed una garanzia per tutti noi cittadini e che quindi non vanno toccati. Nel pretendere quindi una chiara modifica alla legge di stabilità riaffermiamo con forza la necessità di una nuova e sostanziale politica finanziaria.
Pane Pace Lavoro, 12 novembre 2013
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