Carissimo amico e sostenitore di Pane Pace Lavoro,
alcuni di noi, nel Paese in cui vivono, si trovano a vivere un periodo elettorale che porterà a esprimere un voto politico. È una circostanza che, periodicamente, nei paesi in cui viviamo, prima o poi coinvolge tutti.
In più, come abbiamo scritto nelle lettere precedenti, la campagna elettorale di un paese, anche se non è quello in cui viviamo, coinvolge sempre tutti, perché un governo influisce sulla vita di tanti nostri fratelli e sorelle e anche i rapporti tra gli stati influiscono sui rapporti tra noi esseri umani, soprattutto in un mondo globalizzato come il nostro.
A tal proposito Pane Pace Lavoro ha dato delle indicazioni precise e importanti, che chiedono di essere oggetto di studio e di riflessione, perché il punto fondamentale non è ridurre l’impegno politico e sociale alla scheda elettorale, ma costruire una coscienza e un cuore veramente umani.
Più indicazione concreta di questa!
Per questo motivo, Pane Pace Lavoro, s’impegna da sempre per una seria e insistente campagna culturale, prima ancora che elettorale, poiché se non ci sono coscienze attente al mistero profondo dell’essere umano e alla sua necessità di socialità, nessuna scheda elettorale conta davvero.
Caro amico e caro sostenitore, giovane e anziano, occorre dedicare il tempo allo studio e occorre ragionare, personalmente e insieme, sui contenuti che Pane Pace Lavoro condivide e diffonde, altrimenti siamo dei burattini manovrati dall’urgenza del momento. Ai burattini, infatti, occorrono slogan grossolani che li dispensino dal pensare, proprio perché non vogliono pensare e non vogliono essere responsabili e, soprattutto, non vogliono essere liberi.
Pane Pace Lavoro dà da pensare!
Il primo punto, allora, non è la croce messa su un foglio, ma la costruzione di una nuova umanità. Solo così, quel segno che si compie con la matita sarà un altro umile tentativo umano di rendere possibilità questa nuova umanità (sempre in cammino e sempre in fieri).
Trattare con superficialità o in secondo piano la campagna culturale rispetto alla scheda elettorale, denota la nostra lontananza dall’ideale che ci guida e che ci definisce, come abbiamo scritto nella seconda lettera di questo mese di settembre.
Ricordiamo allora i punti di questa campagna culturale.
1. Promuovere e realizzare la cultura dell’incontro, ovvero la cultura di compagnia solidale al servizio dell’autentica realizzazione dell’essere umano.
2. Esprimere (e, perciò, verificare) il proprio ideale dentro i problemi della convivenza sociale e politica. Il soggetto di tutto questo è sempre l’ideale, ideale incarnato, almeno tentativamente, in una compagnia.
Su questi due punti, cultura di compagnia e ideale, occorre una seria riflessione individuale, una verifica seria ed esistenziale, cioè che coinvolga il tuo quotidiano con tutti i suoi interessi e progetti.
È la tua coscienza, libera e responsabile, che è chiamata a confrontarsi e a decidersi davanti a questa proposta concreta e reale che, se vedi come vera per te, allora cercherai tu stesso, con iniziativa personale, senza comandi, per chiedere consiglio e aiuto.
Se vuoi votare l’umano, amico, chiedi all’umano, chiedi alla Compagnia!
Si vis pacem, para compagniam.
Pane Pace Lavoro 22 settembre 2022
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