Italia sei Desta? SI!

Il Referendum del 12 e 13 giugno arriva dopo la svolta elettorale avvenuta nelle ultime amministrative che ha visto il tracollo delle destre. Chi è andato a votare ha bocciato una politica lontana dalle esigenze di tutti noi e al personalismo confluito nell’ ego smisurata di Silvio Berlusconi. Vogliamo ora la fine di una politica inadeguata al vivere comune, chiediamo una politica che guardi al pluralismo reale che il paese ha dimostrato di volere, una politica che ripudi la guerra e rimetta la persona con i suoi diritti e doveri al centro delle decisioni.
Per questo crediamo che la partecipazione al referendum sia necessaria per scuotere una classe dirigente che vive sulle spalle dei contribuenti. Un’oligarchia tesa solo all’autoconservazione che il popolo ha bocciato alle ultime elezioni amministrative.
E vogliamo partecipare per votare “si” perché:
l’uomo è “fatto” principalmente di acqua. L’acqua deve essere garantita a tutti e la sua distribuzione deve essere una delle priorità di chi governa che dovrebbe essere eletto per garantire a tutti l’accesso ai beni primari, non per privatizzarli. La volontà di speculare sui beni di prima necessità è la prova del nove sull’operato di questo governo oltre ad essere un’azione anticostituzionale!
Votare “si” anche all’abrogazione del progetto nucleare perché i rischi alla salute, l’incognita delle scorie e il costo economico di questa operazione graverebbero su tutti noi. Inoltre bloccherebbero lo sviluppo di energie alternative e presterebbero il fianco alle speculazioni delle solite multinazionali che hanno nel loro profitto l’unico interesse.
Ed eccoci al “si” che più di tutto fa paura al Presidente del Consiglio. Un “si” che garantisca che la legge è uguale per tutti, un “si” che fermi l’abominio del Legittimo Impedimento. Ogni imputato è innocente fino a prova contraria ma chiediamo che la possibilità di chiamare in giudizio un potente sia possibile ben di più rispetto a qualsiasi altro poveretto che alla prima difficoltà economica vede la spada di “Equitalia” abbattersi su di lui.
Pane Pace lavoro chiede di dire “si” ai prossimi referendum perché la partecipazione al voto sia l’espressione di un popolo libero dalle menzogne mediatiche! Chiediamo di votare “si” perché il segno di un cambiamento passa attraverso l’impegno di tutti al prendere decisamente parte!

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