La raccolta firme del PPL
Il nove settembre 2011 con una manifestazione pubblica Pane Pace Lavoro denunciava l’iniquità della manovra finanziaria del governo e chiedeva ai politici di dare l’esempio; prima di chiedere soldi ai cittadini fermiamo gli sprechi in Comune e in Parlamento. Abbiamo preso questa posizione appoggiando l’iniziativa del consigliere comunale e regionale Matteo Riva che chiedeva al consiglio comunale del 12 settembre di accorpare alcuni assessorati e tagliare i dirigenti comunali. In quella seduta la maggioranza dei consiglieri comunali ha bocciato l’iniziativa (si po’ trovare il video di questa votazione su www.panepacelavoro.it). Torniamo ora a difendere un’iniziativa che vuole sia affermare il principio della distribuzione delle ricchezze sia, praticamente, lasciar respirare un cittadino sempre più esasperato da tasse, parcheggi e mancanza di prospettiva. Riprendiamo la frase di Giorgio La Pira che ci accompagna da tempo “Cosa attende la povera gente? Attende che la politica sia adeguata ai bisogni dell’epoca in cui nasce e si sviluppa, portatrici di alcuni beni essenziali alla vita: il lavoro e, con il lavoro, il pane e la pace”, queste parole sempre più attuali sono l’appello che rivolgiamo a tutta la cittadinanza. Raccogliamo firme per una mozione di iniziativa popolare che chieda “meno assessori e più asili”, cioè più giustizia sociale ed economica, chiediamo che Reggio sia esempio di una innovazione ideale e operativa e non la roccaforte di vecchie idee. Quella che chiediamo è una rinascita culturale della città e del Paese, davanti ai fatti di cronaca più o meno noti bisogna avere la responsabilità di affermare un proprio giudizio, iniziativa e collaborazione con l’altro, nella ricerca di un dialogo comune e reale. Lavoriamo per creare comunità di base che facciano vedere pacificamente alla politica dei grandi palazzi cosa sia la politica reale tra la gente. Creare realtà di base che promuovano il dialogo, il confronto, la democrazia reale e inizino esperienze di solidarietà ed economia attente alle esigenze della famiglia, delle aziende o dei cittadini in difficoltà.
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